14 ottobre 2019 ARCO

Lo sviluppo inclusivo: le esperienze dal campo all’accademia

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La ricerca e l’esperienza sul campo maturata grazie alle consulenze e le collaborazioni nei vari progetti hanno permesso ai Ricercatori di ARCO di produrre informazioni di prima mano e di elevata qualità sulle situazioni sociali a rischio di marginalizzazione, come ad esempio la disabilità. La trasmissione di queste conoscenze in ambito accademico è tanto importante quanto la ricerca stessa. Per questo motivo i Ricercatori dell’Unità di Sviluppo Inclusivo partecipano sempre volentieri ai momenti di formazione specifica proposti all’interno dei percorsi didattici dei Master, dei corsi di formazione o dei corsi di aggiornamento professionale.

Per “La diversità al plurale e i suoi innumerevoli ambiti” i Ricercatori di ARCO hanno presentato i risultati delle loro ricerche nell’ambito della sperimentazione della Classificazione Internazionale dei Funzionamenti (ICF) nei progetti rientranti nel Programma Operativo Regionale del Fondo Sociale Europeo (POR FSE) in Toscana. La lezione era rivolta ai dipendenti dei Comitati Unici di Garanzia per le pari opportunità, la non discriminazione e il benessere sul lavoro nell’ambito del corso di aggiornamento professionale in Equità e Diversità – Politiche istituzionali, Strategie antidiscriminatorie e Modelli organizzativi promosso dall’Università di Firenze.

Mentre nel contesto del Master in Cooperazione internazionale e inclusione educativa: nuove sfide professionali dell’Università di Bologna, i Ricercatori hanno tracciato una prospettiva storica dell’evoluzione della cooperazione internazionale dal Piano Marshall agli Obbiettivi di Sviluppo Sostenibili (SDGs dell’Agenda 2030). A sostegno di ciò e per dimostrare come lo sviluppo negli anni sia sempre più inclusivo, hanno anche approfondito i risultati del lavoro sulla disabilità portato avanti attraverso metodi partecipativi, come ad esempio la la Ricerca Emancipatoria,  in Mozambico, per il progetto PIN project – Participatory paths for the economic inclusion of young people with disabilities in Mozambique, e in Palestina nell’ambito del progetto Particip-Action. Insieme ad essi hanno presentato inoltre tutto il lavoro di formazione svolto in Algeria nel quadro del progetto CapDeL finalizzato alla decentralizzazione della governance locale e alla promozione di una partecipazione attiva all’amministrazione soprattutto fra le donne.

Grazie alla divulgazione nell’ambito accademico, i Ricercatori possono inoltre confrontarsi e riflettere su nuovi metodi e strategie per portare avanti la ricerca sul campo in modo più efficiente. Queste esperienze formative rendono quindi la ricerca sullo sviluppo inclusivo un percorso circolare: dal campo all’accademia ma anche dall’accademia al campo.

 

Per saperne di più:
Federico Ciani
Unità di Sviluppo InclusivoCoordinatore
federico.ciani[at]unifi.it