Il Bilancio Sociale: come migliorare l’accountability nel Terzo Settore

Il Bilancio Sociale è uno strumento di accountability: consiste nella rendicontazione delle responsabilità, dei comportamenti e dei risultati sociali, ambientali ed economici delle attività svolte da un ente. Permette, inoltre, a tutte le persone interessate di trovare in un unico documento tutte le informazioni riguardo alle attività dell’ente che non sono desumibili dal semplice bilancio economico. Il Bilancio Sociale è quindi un documento che permette agli Enti del Terzo Settore, ma anche alle imprese pubbliche e private, di affermare la propria mission e i valori a cui si ispirano oltre a riportare le principali attività svolte nel periodo di riferimento. Può essere utilizzato come strumento per identificare e comunicare esternamente gli obiettivi di miglioramento da raggiungere, valutare le performance socio-economiche dell’ente ed elaborare strategie per l’amministrazione delle risorse al fine di rendere la gestione dell’organizzazione più trasparente, sostenibile ed efficace.

Dal 2021, le imprese sociali ed altri Enti del Terzo Settore hanno l’obbligo di redigere il bilancio sociale, depositarlo presso il registro delle imprese e metterlo a disposizione dei propri stakeholder, beneficiari e tutte le persone interessate. Ovviamente anche altri ETS, pur non essendo obbligati, possono redigere e pubblicare il bilancio sociale, può essere  una scelta strategica o una richiesta di un finanziatore.

Nonostante il testo della Riforma 106 del 2016 definisca quali sono gli enti sottoposti all’obbligo e le informazioni che devono essere presenti nel documento, gli ETS possono decidere di integrare ulteriori informazioni, sia quelle che evidenziano le proprie specificità che quelle risultano significative per chiarire le finalità perseguite. E’ dunque possibile integrare i contenuti previsti dalle Linee Guida con focus tematici particolarmente rilevanti ma anche valutazioni di impatto sociale che possono essere condotte adottando diverse metodologie qualitative, quantitative o miste, tra cui l’analisi SROI o la Metodologia EHD.

Per rendere il Bilancio Sociale un’opportunità interessante di miglioramento dell’accountability per gli Enti del Terzo Settore e le imprese, ARCO propone di raccontare i propri impegni e le proprie finalità attraverso attività di stakeholder engagement.

Tramite focus group, interviste o questionari e processi di mappatura degli stakeholder è possibile coinvolgerli nella redazione del documento di rendicontazione non finanziaria. Includendo i punti di vista degli stakeholder principali attraverso metodi partecipativi di stakeholder engagement si mettono maggiormente in evidenza gli elementi di forza e di debolezza dell’ente. Inoltre, gli stessi stakeholder e beneficiari potranno partecipare attivamente alla definizione degli impatti da rendicontare nel bilancio sociale, ovvero i temi materiali.

Il processo di determinazione dei temi materiali si basa sulla costante individuazione e valutazione degli impatti che l’organizzazione genera. Negli Standard GRI, i temi materiali dell’organizzazione sono definiti come gli argomenti che rappresentano i suoi impatti più significativi sull’economia, sull’ambiente e sulle persone, compresi gli impatti sui diritti umani. Possono essere temi materiali, ad esempio: la salute e sicurezza sul lavoro, la gestione dei rifiuti o dei consumi energetici.

L’approccio partecipativo e inclusivo pone l’accento non solo sul risultato finale, ma soprattutto sul processo di auto-analisi e coinvolgimento che l’ente fa per arrivare all’elaborazione del bilancio sociale.

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