A partire dal 2021, alcuni enti del Terzo Settore avranno l’obbligo di redigere, pubblicare e emettere a disposizione dei propri stakeholder, beneficiari e di tutti gli interessati il proprio Bilancio Sociale. Il testo della Riforma, la legge 106 del 2016, definisce quali tutti gli enti sottoposti all’obbligo, ma affida alle Linee Guida tutte le regole per una corretta redazione. Districarsi tra vincoli e regole è un passaggio importante per rendere il percorso di redazione del Bilancio Sociale un’occasione di miglioramento dell’ente e non un semplice adempimento normativo.
Il Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 4 luglio 2019 – pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 186 del 9 agosto 2019 – che contiene le Linee Guida per la redazione del Bilancio Sociale specifica infatti tutte le parti di cui si deve comporre un Bilancio Sociale e stila una lista di informazioni fondamentali che vi devono comparire. Ciononostante, gli enti possono decidere di aggiungere altre informazioni, specialmente quelle che li caratterizzano in modo particolare e che sono rilevanti alla spiegazione delle finalità che promuovono, attraverso un’analisi SROI o una valutazione di impatto sociale.