1 luglio 2021 ARCO

RigenERPrato: sistemi di finanza a impatto come possibile soluzione all’emergenza alloggiativa?

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Il progetto RigenERPrato, finanziato dal Dipartimento della Funzione Pubblica all’interno del Fondo Innovazione Sociale, mira a favorire il percorso di autonomia dei nuclei familiari in Accoglienza Abitativa nel Comune di Prato attraverso l’erogazione di pacchetti di servizi assistenziali e di supporto personalizzati che possano rispondere alle esigenze specifiche di ciascuno e la rimessa in opera di alcuni alloggi comunali da destinare all’Accoglienza Abitativa. Velocizzando questo percorso di autonomia e aumentando la disponibilità di alloggi, l’Amministrazione ambisce al contempo a ridurre la spesa pubblica per i singoli nuclei familiari coinvolti. Efficientare i servizi socioassistenziali erogati dalle Amministrazioni Comunali per ottenere un impatto sociale apre un ventaglio di possibilità per la sperimentazione di sistemi di finanza a impatto, i cosiddetti sistemi di “Outcome Payment” o “Pay by Results”. Per verificare se sussistono le premesse concrete per l’applicazione di tali sistemi all’implementazione del progetto, il Comune di Prato, insieme ai suoi partner PIN – Polo Universitario Città di Prato, l’Edilizia Pubblica Pratese S.p.A. (EPP S.p.A) ed il Consorzio Fabrica del Gruppo CO&SO, ha coinvolto ARCO per condurre uno studio di fattibilità.

 

Lo studio di fattibilità

Il progetto era nato con l’idea di costruire un intervento innovativo sul tema dell’Edilizia Residenziale Pubblica. Da una prima raccolta dati e da analisi preliminari, condotte dai ricercatori di ARCO, è emerso però che l’intervento poteva non portare i risultati ipotizzati in termini sia di impatto sociale che di risparmio per il Comune, due dei presupposti fondamentali per strutturare un sistema di “Outcome Payment”, come ad esempio un Social Impact Bond.

Grazie ad un nuovo processo di analisi si è potuto individuare come nuovo ambito di intervento l’Emergenza Alloggiativa, i cui costi rilevanti per il Comune permetterebbero un maggior potenziale di risparmio.  L’Emergenza Alloggiativa, infatti, rappresenta un costo elevato sia in termini di spesa per il reperimento degli alloggi, che in termini di contributi economici erogati ai singoli nuclei accolti. Facilitare la fuoriuscita delle famiglie da questo sistema significa diminuire la loro permanenza negli alloggi a carico del Comune, favorire una maggiore rotazione di tali immobili ed evitare situazioni di futura dipendenza dai contributi.

ARCO ha condotto un’analisi di tutte le banche dati messe a disposizione dal Comune, dai Servizi Sociali e dall’EPP S.p.a, che ha permesso di analizzare approfonditamente il bisogno sociale, strutturare l’intervento progettuale, stimarne il costo e il risparmio pubblico previsto per poi condurre una valutazione dell’impatto sociale potenzialmente generabile.

Per progettare sistemi Pay By Results, come appunto i Social Impact Bond, i dati sono assolutamente fondamentali ed è pertanto necessario saperli raccogliere, sistematizzare, analizzare ed interpretare in modo scientificamente rigoroso.

In un’ipotetica terza fase del progetto, si prevede la realizzazione di un collegamento automatizzato per mezzo delle banche dati tra i soggetti del Terzo Settore, il Comune ed i Servizi Sociali. In questo modo, il Comune potrebbe conoscere con più precisione quale intervento sociale ha avuto maggiore successo su individui con le caratteristiche individuate in fase progettuale.

I Social Impact Bonds

Il ruolo di un Social Impact Bond è quello di efficientare un impatto sociale di un’attività che ha già, in sé, un obiettivo sociale. Mettere in piedi un Social Impact Bond richiede un grande coinvolgimento dell’ente pubblico o privato in termini di tempo per individuare quali sono le aree di potenziale risparmio, reperire i dati necessari e, a quel punto, trovare soggetti finanziatori ed attuatori.

Quindi per istituire un Social Impact Bond è necessario trovare degli ambiti in cui la Pubblica Amministrazione, o altro ente pubblico o privato, porta avanti un servizio che può essere efficientato, ma non detiene le risorse per efficientarlo. A quel punto si ricerca, da una parte, l’intervento di un soggetto privato che investa in quel settore e, dall’altra, di un ente che abbia le capacità di efficientare quel determinato servizio. Se il meccanismo funzionasse, si dovrebbero avere ritorni economici positivi per tutti gli attori coinvolti.

Per avere una panoramica più ampia delle azioni intraprese durante lo svolgimento del progetto è possibile leggere la pubblicazione qui:

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