12 ottobre 2020 ARCO

Assicurazione sanitaria su base comunitaria, come facilitare l’accesso alle cure nei paesi a basso e medio reddito

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L’assicurazione sanitaria su base comunitaria (CHI, community health insurance) mira a garantire una protezione finanziaria per le spese sanitarie e a facilitare l’accesso ai servizi per le persone che vivono in contesti rurali e di povertà. Tuttavia, lo sviluppo di uno schema CHI è complicato da una serie di sfide operative non trascurabili. C’è quindi la necessità di intraprendere uno studio di fattibilità per avere un’ampia visione del contesto locale in cui implementarlo. Nella ricerca “Assessing the feasibility of community health insurance in Uganda: A mixed- methods exploratory analysis”- pubblicato su Social Science & medicine-  il Prof Mario Biggeri, Direttore Scientifico di ARCO, Maria Nannini, Ricercatrice dell’Unità di Sviluppo Inclusivo e Giovanni Putoto, Ricercatore di CUAMM Medici con l’Africa, spiegano i benefici dell’adottare un approccio che preveda l’impiego di metodi misti per determinare ex ante la fattibilità della CHI, un approccio che hanno messo in pratica nel distretto di Oyam in Uganda tra il 2017 e il 2019.

L’assicurazione sanitaria su base comunitaria può contribuire in modo significativo alla creazione di una copertura sanitaria universale nei paesi a basso e medio reddito, soprattutto quando le assicurazioni nazionali non sono disponibili in contesti informali. In questo caso, le famiglie che risiedono nelle zone rurali o che si trovano in condizioni di povertà difficilmente  hanno garantita una protezione finanziaria adeguata per affrontare le malattie o gli effetti di un impoverimento multidimensionale dovuti a spese dirette per i servizi sanitari.

Recentemente, la CHI è stata adottata sia in Asia che in Africa sub-sahariana come strumento innovativo per incrementare l’accesso alle cure per le persone in condizione di povertà. L’assicurazione sanitaria su base comunitaria permette infatti di mobilitare le risorse locali attraverso un sistema di pre-pagamento capace di assicurare liquidità a individui e famiglie con l’obbiettivo di ridurre gli effetti economici della malattia.

Mentre la maggior parte della letteratura sulla CHI si concentra sulle difficoltà operative che spesso impediscono il pieno raggiungimento di un sistema che assicurazione sanitaria, l’obiettivo principale di questa ricerca è di presentare un nuovo approccio che prevede l’uso di metodologie miste per condure degli studi di fattibilità per l’introduzione della CHI. Lo studio infatti presenta una valutazione comprensiva ex-ante di fattibilità di micro assicurazioni sanitarie basata su otto pre-condizioni individuate grazie all’adattamento e l’estensione di un quadro di fattibilità elaborato dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro.

L’assicurazione sanitaria su base comunitaria in Uganda

La ricerca è stata condotta nel distretto rurale di Oyam in Uganda. Lo studio di fattibilità è stato condotto nel 2017, all’interno di un programma pluriannuale portato avanti da CUAMM Medici con l’Africa, una organizzazione non governativa da anni impegnata nel miglioramento e nella promozione dell’accesso alle cure mediche, della loro qualità e della protezione dai rischi finanziari, con un focus specifico su servizi materni e infantili. Successivamente, CUAMM ha introdotto un primo schema di assicurazione sanitaria su base comunitaria modellato sui i risultati della ricerca.

Durante il primo anno di progetto, CUAMM ha promosso principalmente incontri, formazioni, capacity building e campagne di sensibilizzazione riuscendo a coinvolgere circa 5000 famiglie su base volontaria. Tuttavia, data la difficoltà nell’accettare e comprendere a pieno i principi di risk-sharing e cross-subsidisation che stanno alla base della CHI, non è stato introdotto fin da subito uno schema di assicurazione puro, bensì un meccanismo più comprensivo di Community Health Financing (CHF). Il CHF permette ai membri delle famiglie coinvolte di avere un accesso immediato e sicuro a risorse utili per utilizzare i servizi in caso di necessità e al contempo permette di prevenire le dinamiche di impoverimento legate alle spese sanitarie.

Per stimare l’impatto che il sistema di finanziamento su base comunitaria ha avuto sull’accesso alle strutture sanitarie e il suo risvolto economico per le famiglie, nel 2019 e nel 2020, il gruppo di ricerca ha intervistato un campione rappresentativo dei beneficiari. I risultati dello studio di fattibilità e della valutazione di impatto sono stati discussi durante la Conferenza Annuale di AIESSC l’8 Ottobre 2020.

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