21 marzo 2024 ARCO

Rendicontare la sostenibilità aziendale: la direttiva europea CSRD

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La sostenibilità ha ottenuto un ruolo sempre più centrale nella rendicontazione delle attività di aziende e organizzazioni. Un concetto di sostenibilità declinato però in maniera ampia, capace di andare oltre la tradizionale coerenza finanziari includendo anche gli elementi ambientali, sociali e di governance. La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD – Direttiva di Rendicontazione Societaria di Sostenibilità), introdotta dall’Unione Europea nel 2023, risponde a questa tendenza: promuovere la trasparenza e la confrontabilità delle informazioni non finanziarie.

La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) è entrata in vigore il 5 gennaio 2023 e gli Stati Membri hanno tempo fino al  6 luglio 2024 per recepirla all’interno del proprio ordinamento. Con la CSRD, si richiede alle aziende di integrare la sostenibilità nelle loro operazioni e strategie attraverso la redazione di Report Annuali conformi agli standard ESRS – Standard Europei di Rendicontazione della Sostenibilità (European Sustainability Reporting Standard), adattati alle diverse imprese in base alla dimensione e al settore. La normativa prevede un’implementazione graduale, partendo dalle grandi società di interesse pubblico nel 2024 fino alle società Non-UE nel 2028.

La direttiva permette alle aziende di offrire ai soggetti interessati la possibilità di accedere a informazioni complete e realistiche, promuovendo la trasparenza, il controllo interno e la comunicazione esterna.

ARCO, e in particolare l’Unità di Economia Sociale e Gestione della Sostenibilità, fornisce consulenza e supporto specializzato per la stesura dei Report Annuali di Sostenibilità in linea con gli standard ESRS e le direttive CSRD, garantendo un’adeguata conformità normativa e la gestione di pratiche sostenibili.

Principali
Attività

Nel dettaglio, le tempistiche specifiche della Corporate Sustainability Reporting Directive prevedono:

1) per il 2025 l’obbligo per grandi aziende di interesse pubblico di redigere un report basato sull’esercizio finanziario del 2024. Le grandi aziende di interesse pubblico interessate sono quelle che hanno:

  • un numero di dipendenti superiori a 500;
  • un fatturato netto superiore a 40 mln €;
  • un attivo superiore a 20 mln €

 

2) per il 2026 l’obbligo per tutte le grandi aziende di pubblicare un report basato sull’esercizio finanziario del 2025. Le grandi aziende interessate sono quelle che hanno:

  • un numero di dipendenti superiore a 250;
  • un fatturato netto superiore a 50 mln €;
  • un attivo superiore a 25 mln €

 

3) per il 2027 l’obbligo per le piccole e medie imprese (PMI) quotate in borsa di pubblicare un report basato sull’esercizio finanziario 2026. Le PMI quotate in borsa interessate sono quelle che hanno:

  • un numero di dipendenti superiore a 10;
  • un fatturato netto superiore a 900.000 €;
  • un attivo superiore a 450.000 €

 

4) per il 2029 l’obbligo per le società Non-UE con almeno una filiale o succursale nell’Unione Europea di pubblicare un report basato sull’esercizio finanziario 2028. Le società interessate sono quelle che hanno:

  • un fatturato netto superiore a 150 mln € nell’Unione Europea.