1 ottobre 2021 ARCO

La valutazione esterna e le strategie di valutazione interna: una sinergia vantaggiosa

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La valutazione esterna dei progetti di sviluppo è sempre più spesso richiesta nei bandi degli enti finanziatori pubblici e privati, italiani ed europei. Uno studio di valutazione elaborato da un ente esterno fornisce una visione più oggettiva del grado di raggiungimento degli obiettivi e dei risultati pianificati.  I benefici della valutazione esterna, però, sono massimizzati quando l’organizzazione proponente si dota di una di una strategia interna globale di valutazione del proprio lavoro. In questo modo, la valutazione esterna può collocarsi all’interno di un quadro di analisi più ampio e di lungo periodo.

La valutazione esterna di progetti e programmi: i vantaggi

  1. Esperienza e competenza: Un valutatore esperto ha una formazione specifica e porta con sé un’esperienza di ampio respiro maturata lavorando su progetti di tipo diverso in una grande varietà di contesti, utilizzando approcci metodologici differenti che gli consentono di individuare la strategia di valutazione più efficace per ciascun progetto.
  2. Obiettività: Lo sguardo di un valutatore esterno è più obiettivo e imparziale, perché indipendente dall’organizzazione che implementa o finanzia le attività.
  3. Credibilità: Stakeholder ed enti finanziatori tendono a dare maggiore peso ai risultati di una valutazione esterna indipendente in quanto viene percepita come imparziale e rigorosa. Anche quando un’organizzazione si impegna ad auto-valutarsi con obiettività, le conclusioni rischiano di risultare in qualche modo autoreferenziali.
  4. Punto di vista distaccato: Un valutatore esterno fornisce un punto di vista “fresco” e distaccato sul progetto e sui suoi risultati, notando quei cambiamenti che altrimenti passerebbero inosservati.
  5. Costo-efficacia: Un servizio di valutazione esterna può essere particolarmente conveniente per le organizzazioni di piccole e/o medie dimensioni, che spesso non dispongono di risorse sufficienti per impiegare personale dedicato alla raccolta dati e alle attività di valutazione.

Valutazione esterna
5 vantaggi fondamentali

Il valore aggiunto di una strategia di valutazione interna

Lo scopo principale della valutazione è l’apprendimento. Per questo, le organizzazioni che si dotano di una propria strategia interna di valutazione traggono maggiore beneficio dalla collaborazione con i valutatori esterni.

Una strategia di valutazione interna permette ad un ente di concretizzare la propria vision in obiettivi di medio e lungo periodo, definire target misurabili e individuare le modalità principali per misurarne il raggiungimento. Il lavoro del valutatore esterno si inserisce in questo quadro, permettendogli di svolgere un’analisi coerente con le necessità di apprendimento dell’organizzazione.  Per trarre maggior beneficio, ogni organizzazione dovrebbe anche dotarsi di personale interno dedicato alla supervisione delle attività valutative e capace di interfacciarsi con i valutatori esterni. Il valore aggiunto si esprime anche in termini di:

Controllo interno
La creazione di un processo di valutazione armonico che misuri il raggiungimento dei risultati attesi e degli obiettivi dei vari progetti realizzati dall’organizzazione e permetta una supervisione più precisa dell’avanzamento e del grado di successo di ciascuno di essi.

Processo di apprendimento
Le diverse progettualità di un‘organizzazione hanno spesso caratteristiche comuni e affrontano le medesime criticità e sfide. Il lavoro di valutazione, unito ad un’attività di condivisione e sistematizzazione dei risultati e delle buone pratiche individuate, permette di capitalizzare in maniera ottimale ogni esperienza dell’organizzazione e costruire nel tempo un bagaglio di conoscenza di rilievo.

Comparabilità dei risultati raggiunti nei diversi contesti di intervento e progetti
L’elaborazione di una metodologia di valutazione interna permette di misurare l’impatto complessivo dell’organizzazione su un certo ambito, o contesto, grazie all’aggregazione dei risultati di progettualità separate ma con obiettivi simili. Inoltre, il riferimento a un quadro comune permette di confrontare i risultati ottenuti da interventi simili in contesti diversi, rilevando informazioni importanti sui fattori che facilitano o ostacolano la riuscita di un intervento.

Facilità di comunicare dell’azione complessiva dell’organizzazione
La strategia di valutazione interna, offrendo una visione complessiva e di lungo periodo dell’impatto di un’organizzazione, diventa anche un’importante fonte di informazioni per la comunicazione e disseminazione dell’impegno profuso.

  • Definire e condividere una Teoria del Cambiamento unica che descriva l’azione e gli obiettivi dell’intera organizzazione (in un certo ambito di intervento), in modo da assicurare la coerenza delle domande di valutazione poste da tutti gli studi svolti esternamente..

  • Individuare personale interno dedicato all’attività di M&E, capace di definire il quadro metodologico da applicare a tutte le valutazioni e supportare il valutatore esterno nell’interpretazione e applicazione delle linee guida.

  • Dotarsi di strumenti e competenze per la raccolta e la sistematizzazione dei dati di monitoraggio e di valutazione, nell’ottica di poter ricontattare i beneficiari anche dopo la fine del progetto (follow-up) per misurare il cambiamento avvenuto.

  • Mantenere un dialogo costante con il valutatore esterno per permette di migliorare e affinare la metodologia e gli strumenti utilizzati nel processo di valutazione.

4 passi per dotarsi un
sistema di valutazione interno

Un esempio virtuoso: il caso SOS Children’s Villages

La ONG internazionale SOS Children’s Villages, con cui l’Unità di M&E e Valutazione di Impatto ha collaborato per la valutazione del programma multi-country Youth Can! e per il Social Impact Assessment dei programmi di protezione dei bambini in Kyrgyzstan, ha un proprio sistema interno di valutazione. La valutazione dell’impatto dei progetti è sempre affidata ad un valutatore esterno indipendente, a cui vengono fornite delle linee guida precise sugli obiettivi da perseguire e sulle metodologie da impiegare. Ai valutatori viene poi richiesto di contestualizzare questi elementi al caso specifico in analisi e di integrare la strategia come ritengono più opportuno.

Nonostante la valutazione sia esterna, il personale di SOS con specifiche competenze di M&V partecipa in modo significativo al lavoro: supervisiona le attività, fornisce supporto logistico e si assicura che la metodologia sia applicata in modo appropriato dal valutatore esterno.

 

Per saperne di più, è possibile rivedere il webinar “NGOs internazionali e valutazione di impatto – Come alcune NGOs internazionali si stanno dotando di sistemi interni per la valutazione dell’impatto sociale dei propri programmi” organizzato da Social Value Italia con Tommaso Iannelli, M&E Specialist di ARCO, e Federico Mento, segretario generale di Social Value Italia.

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