La metodologia della Ricerca Emancipatoria
La Ricerca Emancipatoria (ER) è un tipo di ricerca-azione che mira a indagare le dinamiche dell’inclusione e dell’esclusione sociale dal punto di vista delle persone che sperimentano specifiche vulnerabilità. Questa metodologia è stata sviluppata da diversi filoni di lavoro convergenti che sono emersi da un’insoddisfazione generale per le strutture di potere incarnate nei processi di ricerca “tradizionali”. Si basa sulla diffusione delle tecniche e dei metodi di ricerca partecipativa, nonché sulle riflessioni e sulle pratiche derivanti dal lavoro di Paulo Freire e Augusto Boal.
Il coinvolgimento dei gruppi marginalizzati nel processo di ricerca
L’obiettivo principale dell’ER è promuovere l’empowerment dei gruppi marginalizzati dalla società. Attraverso la metodologia della Ricerca Emancipatoria, che prevede una serie di formazioni e un percorso di sensibilizzazione, l’oggetto della ricerca diventa il soggetto del processo di ricerca. Questo approccio consente ai gruppi marginalizzati di acquisire conoscenze specifiche sulla partecipazione attiva e sull’attuazione della ricerca, sviluppando così la consapevolezza delle proprie condizioni sociali ed economiche.
Attraverso la discussione e l’analisi critica delle domande di ricerca, le persone marginalizzate (a) diventano consapevoli dei loro diritti e delle cause strutturali della loro oppressione, (b) elaborano soluzioni pratiche per migliorare le loro condizioni di vita e (c) diventano capaci di controllare i processi di produzione della conoscenza che li riguardano. Inoltre, questa strategia sensibilizza e responsabilizza le comunità e le istituzioni, che a loro volta incoraggiano la trasformazione sociale e le politiche inclusive.
Ricerca-azione sulla disabilità
L’Unità Sviluppo Inclusivo ha condotto diverse Ricerche Emancipatorie nell’ambito di progetti di cooperazione allo sviluppo che hanno come obiettivo l’inclusione delle persone con disabilità nel contesto sociale ed economico circostante. Gli studi sono stati condotti in Tanzania, Mozambico, Cisgiordania e Gaza.