Nothing About Us Without Us: ricerca emancipatoria e piano strategico sulla disabilità in Palestina

Titolo Nothing About Us Without Us – NAUWU Niente su di noi senza di noi

Luogo Cisgiordania e Striscia di Gaza, Palestina

Durata  3 anni

Capofila EducAid

Partners Palestinian Ministry of Education and Higher Education (MEHE), and the Ministry of Labor, EducAid, Ahlya University, An-Najah University, Bethlehem University (BU), Birzeit University, CDS Centre for Development Studies, Rete Italiana Disabilità e Sviluppo

OPD coinvolte GUPWD – ramo locale di Beit Sahour, Stars of Hope a Ramallah e Aswat a Nablus

Ente finanziatore Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – AICS

 

Contesto

In Palestina, le persone con disabilità rappresentano uno dei gruppi sociali più vulnerabili: sono costrette ad affrontare le difficoltà estreme nella vita quotidiana, sono escluse dal godimento dei loro diritti e sono soggette a gravi discriminazioni.

Secondo gli ultimi dati aggiornati da PCBS nel 2017, l’87,3% delle persone con disabilità presenti in Palestina era disoccupato e il 53,1% era analfabeta. La Commissione indipendente per i diritti umani sottolinea che gli studenti con disabilità costituiscono solo lo 0,3% del totale degli studenti palestinesi a causa della scarsa accessibilità delle scuole e della mancanza di metodologie di educazione inclusiva. Secondo l’ILO (organizzazione internazionale del Lavoro), la mancata inclusione delle persone con disabilità nel mercato del lavoro causa una perdita di PIL dal 3 al 7%. Le persone con disabilità, e soprattutto le donne, affrontano una forte discriminazione e stigma sociale.

Per quanto riguarda le Organizzazioni di Persone con Disabilità (OPD), la baseline condotta da EducAid nel 2015 mostra come queste organizzazioni soffrano di un basso livello di capacità sia gestionale che di intervento. Un fatto che limita la loro efficacia nel promuovere i diritti delle persone con disabilità e il riconoscimento del loro ruolo come attori chiave in questo senso.

Per tutte queste ragioni, anche se sono stati fatti progressi nella promozione dei diritti delle persone con disabilità in Palestina, rimane importante rafforzare le OPD locali e la loro capacità di difendere i diritti delle persone con disabilità palestinesi per ottenere risultati profondi e duraturi.

Un’adozione completa dell’approccio bio-psico-sociale alla disabilità (invece di un approccio medico-assistenziale ancora presente) permetterebbe un pieno riconoscimento di queste organizzazioni come attori chiave nella promozione dei diritti delle persone con disabilità. Questo a sua volta migliorerebbe la collaborazione tra le OPD e il reperimento di risorse umane e finanziarie al fine di portare avanti la raccolta fondi, la valutazione e la raccolta dati, il lobbying e l’advocacy.

 

Obbiettivo Generale

L’Unità di Sviluppo Inclusivo ha condotto 4 Ricerche Emancipatorie con un doppio obiettivo. In primo luogo, approfondire le conoscenze sull’inclusione delle persone con disabilità con particolare attenzione all’accesso all’istruzione, alla formazione professionale e all’occupazione attraverso l’identificazione delle barriere e dei facilitatori all’autonomia delle PcD nonché dei meccanismi che perpetuano forme di discriminazione e isolamento. I lavori di ricerca hanno dato luogo, dunque, a interessanti risultati e alla definizione di vere e proprie raccomandazioni di policy che andranno ad alimentare la costruzione di un Piano Strategico Operativo per il Movimento delle Organizzazioni di Persone con Disabilità, la cui costruzione rappresenta una delle successive attività del progetto.

Il secondo obiettivo del alvoro di Ricerca Emancipatoria si è concretizzato in quella che rappresenta il maggiore successo di un percorso di questo tipo, ovvero la promozione e il rafforzamento dell’empowerment delle persone con disabilità che hanno partecipato alla ricerca. Queste ultime formate e guidate da esperti disabilità e ricercatori delle Università locali hanno partecipato attivamente ad ogni fase della ricerca; dalla creazione degli strumenti di raccolta dati, alla somministrazione delle interviste e questionari, fino all’analisi e alla redazione dell’elaborato finale, rappresentando un successo nell’applicazione della metodologia di ricerca emancipatoria e facendosi promotori della raccolta di conoscenza sulle condizioni e i diritti delle persone con disabilità in Palestina attraverso azioni di self-empowerment.

L’obiettivo finale era di sviluppare grazie alla stretta collaborazione tra attivisti ed esperti della disabilità, raccomandazioni per azioni politiche nel campo della disabilità, sia in termini di piano d’azione delle organizzazioni della società civile (CSO) che di contributo all’identificazione di nuove politiche a livello nazionale e locale nel lungo termine.

 

Cosa abbiamo fatto?

Tutte le fasi di Ricerca Emancipatoria sono state condotte in collaborazione con esperti di disabilità (tra cui le organizzazioni di persone con disabilità) e ricercatori universitari delle Università di Birzeit, di Betlemme e di Al Najah.

I quattro studi differiscono per metodologia di raccolta dati, dimensione del campione e ipotesi di ricerca, ma tutti si inseriscono nel quadro teorico della UNCRPD, applicano l’approccio di Ricerca Emancipatoria e hanno sperimentato lo stesso processo articolato in sette fasi: formazione, elaborazione del protocollo di ricerca, elaborazione degli strumenti e dimensione del campione, pilotaggio, raccolta dati (sia quantitativi che qualitativi), analisi dei dati e reporting.

L’Unità di Sviluppo Inclusivo ha anche accompagnato le OPD e gli esperti disabilità nell’attività di costruzione del Piano Strategico Operativo per il Movimento delle Organizzazioni di Persone con Disabilità attraverso un percorso in più sessioni formative atto tra le altre cose a rafforzare le capacità e abilità dei membri delle OPD nel pianificare interventi nel campo della disabilità in Palestina, nonché a rafforzare il coordinamento e la gestione interna delle singole OPD e del Movimento stesso.

Le ricerche emancipatorie costituiscono da base teorica per i contenuti del Piano Strategico che saranno arricchiti anche dai risultati e dagli output scaturiti dalle sessioni di formazione. L’obiettivo finale dell’attività di costruzione del piano è quella di mettere le OPD in condizioni di adottare iniziative congiunte di advocacy per facilitare l’inclusione lavorativa e scolastica delle persone con disabilità e di individuare dei focus specifici di intervento per future progettazioni da realizzare in maniera partecipata e condivisa.

Le OPD pur rimanendo entità distinte, grazie al Piano Strategico, potrebbero riuscire a riconoscersi come parte di un movimento unico.

ricerca emancipatoria empowerment disabilità disability Ricerca Emancipatoria, promuovere l’empowerment dei gruppi sociali in situazione di marginalità

Scopri l’Unità di Sviluppo Inclusivo