Valutazione di impatto della creazione della filiera del grano duro in Etiopia

Luogo: Etiopia

Framework: La valutazione di impatto è stata condotta all’interno del progetto “Agricultural Value Chains Project in Oromia (AVCPO)”

Enti finanziatori: Il progetto è stato finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e il German Development Institute.

Contesto

L’Etiopia è il principale produttore di grano dura dell’Africa subsahariana (SSA), nonché l’unico paese in cui i piccoli proprietari hanno una quota maggioritaria nella sua produzione. Come in molti altri paesi della SSA, una popolazione in crescita, l’urbanizzazione e l’aumento dei redditi hanno determinato un continuo aumento della domanda di cibo, specialmente di alimenti trasformati e orientati al consumo come per esempio la pasta.

Il consumo di grano duro in Etiopia è aumentato più velocemente di qualsiasi altro grande cereale, specialmente per il consumo di pasta e pane, e si prevede che continuerà a crescere rapidamente in futuro. Mentre la crescente domanda di pasta in Etiopia è in gran parte soddisfatta dall’industria nazionale, la domanda di grano duro che ne deriva è in gran parte soddisfatta dalle importazioni. La dipendenza dell’Etiopia dalle importazioni di cibo e dai mercati globali, perlopiù volatili, solleva preoccupazioni in merito alla sicurezza alimentare nazionale, così come riguardo alla possibilità che le importazioni possano influenzare in modo negativo i mezzi di sussistenza dei piccoli agricoltori.

I problemi principali che sono stati affrontati dal progetto ” Agricultural Value Chains Project in Oromia (AVCPO) riguardano l’opportunità di contare su – e realizzare un upgrading – i piccoli agricoltori e proprietari terrieri per produrre prodotti alimentari di alta qualità su larga scala, al fine di soddisfare la domanda di quantità e qualità delle agro-industrie all’interno delle catene del valore “buyer-driven”.

 

Obiettivo generale

Il progetto mirava ad aumentare il benessere dei piccoli agricoltori locali della regione delle Montagne di Bale in Etiopia rafforzando il loro ruolo all’interno della catena del valore del grano duro.

ARCO è stato coinvolto nel progetto per condurre la valutazione di impatto.

 

Che cosa abbiamo fatto

La valutazione d’impatto ha adottato una metodologia innovativa in grado di prendere in considerazione in modo flessibile la complessità multilivello della strategia di sviluppo della catena del valore adottata dal progetto, valutandone la coerenza con le Dichiarazioni di Parigi e l’Agenda di Accra attraverso il coinvolgimento degli stakeholder su diversi livelli.

La valutazione di impatto si è basata sui dati raccolti nel 2014 attraverso focus group e una large-scale household survey che hanno coinvolto circa 800 piccoli agricoltori. Come spesso accade nelle valutazioni dei grandi programmi riguardanti le catene del valore agricolo, il gruppo di ricerca ha dovuto fare affidamento su dati trasversali e informazioni retrospettive.

Per valutare l’impatto del progetto AVCPO, il gruppo di ricerca ha anche applicato un approccio di variabile strumentale (IV). Per testare la robustezza dei risultati, a causa della possibile violazione dell’ipotesi di restrizione di esclusione, sono state implementate tre strategie di stima aggiuntive: un approccio di analisi di sensibilità, una stima IV su un sottocampione determinato dal propensity score matching (PSM) senza sostituzione e un approccio non parametrico.

Nel complesso, si riconosce che AVCPO ha dato impulso a un processo di auto-espansione della catena del valore, potenziando il mercato pro-poveri e i meccanismi di governance multilivello, passando da un approccio di estensione agricola top-down all’empowerment locale di agricoltori, cooperative e istituzioni.

Per saperne di più sull’argomento:

Scopri l’Unità di M&E e Valutazione di impatto