Valutazione intermedia del progetto MilKy per lo sviluppo di una filiera lattiero casearia sostenibile in Kenya
Titolo MilKy – Sviluppo di una filiera lattiero-casearia sostenibile nella Contea di Kiambu, Kenya
Luogo Contea di Kiambu
Durata 36 mesi (Novembre 2019)
Capofila Caritas Italiana
Controparte locale Caritas Nairobi
Partner CELIM; Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali, Facoltà di Agraria, Università degli Studi di Milano; Associazione Unione degli Operatori di Fecondazione Artificiale Animale – UOFAA
Contesto
Tra i paesi africani il Kenya ha il più alto consumo pro-capite di latte, ma la produzione è in difficoltà a causa di numerose ragioni che includono la volatilità del prezzo al litro, l’assenza di un prezzo minimo garantito ai produttori, la presenza di un numero limitato di aziende per la trasformazione che operano in un regime di oligopolio, l’apertura alle importazioni estere (soprattutto dall’Uganda). La combinazione di questi fattori determina grandi difficoltà per i produttori.
Il progetto MilKy mira quindi a contribuire a promuovere una crescita economica sostenibile, lo sviluppo di una filiera lattiero-casearia di qualità, attenta ai cambiamenti climatici, e a favorire l’accesso al credito sostenendo le forme di micro-imprenditorialità locale intervenendo su 2000 micro-imprese in 4 sottocontee di Kiambu (Limuru, Lari, Gatundu Nord e Gatundu Sud).
Inoltre, il progetto MilKy promuove la produzione di energia pulita e rinnovabile, incentivando l’utilizzo di biogas e la riforestazione per compensare le emissioni di CO2 derivanti dall’allevamento.
Obbiettivo Generale
La valutazione intermedia ha avuto l’obiettivo di comprendere i principali risultati raggiunti dal progetto MilKy nei primi 18 mesi di implementazione.
Cosa abbiamo fatto?
I Ricercatori di ARCO hanno condotto una missione di valutazione durante la quale hanno visitato le aree di intervento, le fattorie e gli hub di trasformazione, e incontrato gli operatori di progetto, i trainer, i partner, gli enti locali e un campione di beneficiari. Le visite in loco combinate con la metodologia partecipativa e la desk analysis dei documenti di progetto hanno permesso di comprendere e verificare quanto realizzato.
L’analisi si è dunque basta su 3 componenti metodologiche:
- L’analisi del raggiungimento degli indicatori di output e di risultato rispetto ai target individuati nel Quadro Logico di progetto;
- L’utilizzo di un approccio partecipativo e il diretto coinvolgimento degli stakeholder,
- Le visite in loco ai siti di produzione e trasformazione.
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- Foto di Linda Terenzi
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- Foto di Linda Terenzi
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